NoTrace Security Forum

NoTrace Security Forum
Home | Discussioni Attive | Discussioni Recenti | Segnalibro | Msg privati | Utenti | Download | cerca | faq | RSS | Security Chat
Nome Utente:
Password:
Salva Password
Password Dimenticata?

 Tutti i Forum
 Off-Topic
 Altre Discussioni
 PC World Italia - fine di una rivista?!?
 Forum Bloccato
 Versione Stampabile Bookmark this Topic Aggiungi Segnalibro
I seguenti utenti stanno leggendo questo Forum Qui c'è:
Autore Discussione Precedente Discussione Discussione Successiva  

Trademark
Moderatore




651 Messaggi


Inserito il - 01/11/2011 : 17:37:13  Mostra Profilo
Salve a tutti,

da abbonato e da lettore della rivista da più di dieci anni mi stavo chiedendo come mai il numero di 239 (ottobre 2011) non mi fosse ancora arrivato, ho cercato in rete e sul sito ufficiale, nessuna notizia...

Per anni ho preso il numero in edicola (senza perderne nemmeno 1) poi ho deciso per un abbonamento biennale, alla fine del 2009 (più comodo ed economicamente vantaggioso)

Fino a settembre 2010 i numeri sono sempre arrivati entro i primi 10 gg del mese, poi iniziano i ritardi, il numero di ottobre 2010 viene "soppresso" e il numero di novembre arriva i primi di dicembre.

Il problema era legato al cambio di editore, ma ai lettori e (soprattutto!) agli abbonati non era mai stato detto nulla (ne via mail ne sul sito ne in nessun altro modo), sul forum di pcworld si potevano leggere le lamentele a cui non seguiva nessuna risposta, se
non quelle di altri abbonati che confermavano il problema...

Successivamente si riuscì a capire che il ritardo era dovuto ad un cambio editoriale.

Risolto il problema, i numeri successivi hanno ripreso la regolare uscita con una veste grafica rinnovata...

Tutto ok fino a ottobre 2011 quando il numero stenta ad uscire...ho aspettato visti i problemi dello scorso anno, ho mandato mail a tutti (editore, ente distributrice...), ho seguito il sito ufficiale, ma nessuno mi dava risposte...

Alla fine ho telefonato e ho scoperto che pcworld italia non sarebbe più uscito in edicola in quanto era stato dichiarato il fallimento con buona pace degli abbonati e di chi ha sottoscritto un nuovo abbonamento...

AL telefono mi son sentito dire che io ero fortunato perché a me sarebbero mancati solo 3 numeri alla scadenza dell'abbonamento mentre altri l'abbonamento l'avevano appena iniziato (o addirittura appena sottoscritto!!!)

Leggendo l'editoriale il fallimento di pcworld italia sembrava l'ultima cosa possibile e cito solo l'ultima frase "Noi saremo fedeli ai nostri appuntamenti speriamo che vorrete esserlo anche voi"

La cosa che più mi lascia "dubbioso" è la mancanza totale di risposte alle mail o di avvisi sul sito, avevo già evidenziato la cosa lo scorso anno in seguito al cambio editoriale...

Mi spiace per tutti quelli che lavoravano al mensile, io ho iniziato ad addentrarmi nei "meandri" dell'informatica grazie a loro ed ai loro articoli, ho assemblato il mio primo pc, ho risolto i miei primi problemi con i sw microsoft e le periferiche, ho fatto i miei primi esperimenti, ricordo ancora il numero di pcw che mi fece comprare una abit bh6 e un intel celeron 300a per overcloccarlo fino a 450 mhz...(vecchi tempi)

Successivamente il mensile ha cambiato e si è aggiornato mantenendo comunque un alto livello, poi (solo negli ultimi anni) il giornale sembrava "copiato dal passato" rileggevo articoli vecchi, poche novità (per non dire nessuna) e una sensibile riduzione di pagine, poi col cambio editoriale (e la soppressione di mac world) le pagine centrali di pcworld lasciavano spazio ad una 15na di pagine rivolte al mondo apple, oltre a questo niente di nuovo...

L'ultimo numero (settembre 2011) invece aveva dato una nuova svolta (secondo me, piacevole, che rispecchiava il carattere "iniziale" della rivista) per questo la notizia della chiusura mi ha lasciato perplesso.

Ringrazio chi ha creato questo mensile e chi ci ha lavorato con impegno e passione per questi lunghi anni, ma soprattutto spero ci sia un "capitolo 2"

Questo è tutto, a tutti quanti non avevano saputo la notizia, a chi si chiede che fine abbia fatto PCWorld e ai pochi che non l'avevano mai sentito nominare, un saluto...

Modificato da - in Data

redford74
New Member



36 Messaggi

Inserito il - 05/11/2011 : 15:12:31  Mostra Profilo
Gentile Signore, il suo post mi fa provare della sana nostalgia. Di questo, quindi, le sono grato.

Quando scrive della scheda madre Abit BH6 e del processore Celeron overclockato a 450 MHz, chiunque abbia vissuto gli anni del boom tecnologico ed informatico in Italia, non può che avvertire un che di dolce e allo stesso tempo amaro. La sua generazione, di cui anch'io faccio parte, ha avuto la possibilità di divertirsi cacciavite alla mano, provando e riprovando, leggendo e rileggendo, sempre con il cervello in moto.

I tempi da allora sono profondamente cambiati e l'interesse verso l'hardware decisamente scemato, in favore di un uso spesso inconsapevole (e meccanico) di Internet (vedi i social network) e di smartphone sempre più potenti la cui utilità è (ancora) tutta da verificare. Pazienza, nulla resta immutato nel tempo. Dobbiamo soltanto accettarlo!

Con questi cambiamenti, è mutato radicalmente anche lo scenario editoriale italiano, in particolare quello della stampa specializzata di cui il glorioso giornale che lei cita faceva parte.

Ebbene sì, sono uno di quelli che per anni ha lavorato alla sua realizzazione, vivendo e subendo in prima persona la fase del declino fino allo stato comatoso. Non ho fatto parte infatti dell'ultima proprietà (partita a ottobre 2010), quella che ha lentamente condotto il giornale alla sua rovina. Inutile dirle quanto di questo sia orgoglioso.

Non che le cose in precedenza andassero tanto meglio (le scelte errate non si contavano già nei mesi precedenti), ma la gestione dell'ultimo anno evidentemente ha fatto ancora peggio.
Tutto questo, unito a un mercato sempre più difficile e poco gestibile, ha decretato la morte del giornale e del suo sito.

Non si meravigli quindi se nessuno l'ha avvisata per metterla al corrente della situazione. Quando saltano gli schemi, diventa difficile distinguere il dì dalla notte, figuriamoci preoccuparsi dei diritti di abbonati e lettori. Non le racconto quale è stato il trattamento riservato a noi dipendenti...
Lo so, è un atteggiamento per nulla condivisibile, ma in un'Italia che va a rotoli, diventa giorno dopo giorno sempre più "di default". Facciamocene una ragione.

Cordiali Saluti.




Modificato da - redford74 in data 07/11/2011 17:10:27
Torna all'inizio della Pagina

Trademark
Moderatore




651 Messaggi

Inserito il - 05/11/2011 : 17:22:09  Mostra Profilo
salve a tutti,
sentirmi dare del "gentile signore" mi mette in soggezione (e mi fa sentire più vecchio di quello che in realtà sono...)

La ringrazio per aver scritto un giornale "glorioso" e mi spiace che dalle sue parole si capisca una mancata speranza per un nuovo capitolo, da quello che dice sembra tutto mutato, ma i pc si continuano a costruire/assemblare, e ci sono ancora molti appassionati/smanettoni che non si fermano all'estetica/apparenza...

E' vero il mondo dell'informatica è diventato di massa quindi la percentuale di "appassionati" si è ridotta in maniera esponenziale in confronto ai meri utenti(utonti) di internet e delle nuove tecnologie (vedi macelli poche settimane fa a Roma per un gingillo tecnologico), ma non è scomparsa (anzi numericamente è aumentata).

Queste persone cercano un supporto serio che può essere dato sia da internet che da una rivista in cui professionisti del settore "insegnano" ciò che hanno imparato; la preparazione della rivista deve essere supportata da un sito sempre in aggiornamento (come pure la formazione dei professionisti deve essere in continua crescita; perché in un settore come quello informatico è facile "perdere pezzi"...)

In ultimo la frase che ha scritto "ma in un'Italia che va a rotoli, diventa giorno dopo giorno sempre più "di default". Facciamocene una ragione." non mi piace affatto, il detto delle mie parti "mal comune mezzo gaudio" non ha senso; non perché molti rubano, il furto debba essere depenalizzato o perché molti sono incivili lo debbano essere tutti; io penso che se si vuole cambiare qualcosa (al massimo livello una nazione) dobbiamo iniziare prima noi a fare quello che DEVE essere fatto (e sperare/volere che la cosa sia "contagiosa")

La saluto e saluto tutti
Torna all'inizio della Pagina

Yves
Moderatore


Città: Buenos Aires


6097 Messaggi

Inserito il - 07/11/2011 : 19:25:04  Mostra Profilo
Rispetto ed ammiro questi (veri e capaci) giornalisti tecnici, nei meandri dei Personal Computer, aumentando le risorse visto l'aumento della varietà/quantità hardware, in modo da riuscire a seguirne le novità, se fosse economicamente fattibile implicherebbe sicuramente costi elevati, oppure lacune evidenti (non è colpa loro, sia ben chiaro).
Io sono appassionato di elettronica generale, piuttosto penalizzato a livello micro controllori (non avendo mai "pasticciato" con loro"), lettore accanito di Nuova Elettronica, Elektor e, almeno per un periodo, CQ Elettronica.
Vi si trovavano schemi di realizzazioni, dai più banali ai più complessi (arrivando ad oscilloscopio completo da auto costruirsi..). Ma è successa una cosa tragica pure per gli obbisti della mia generazione. Con l'uso massiccio di componenti SMD (componenti saldati in superficie) ci si trova al capolinea, materiale per poterli manipolare a prezzi spropositati, reperibilità dei componenti non proprio facile e, ciliegina sulla torta, sigle degli stessi molte volte illeggibili. Quindi seguire uno schema proposto in quella tecnologia, che ovviamente dovrebbe portare alla soddisfazione di averlo costruito e vederlo funzionare, diventa una tortura nella migliore delle ipotesi.
Parlo in conoscenza di causa, ero un riparatore e, come me, moltissimi colleghi che conoscevo in quel campo hanno rinunciato, la "tecnologia consumistica" impone la non riparazione dell'oggetto a favore di un nuovo acquisto, senza manco calcolare il danno creato in un settore di tecnici privati altamente specializzati (stage specifici erano organizzati dalle varie marche sul mercato) e accessoriati, una marea di strumenti a prendere polvere in cantine sparse sul pianeta. ora si "cambia la scheda", e magari è solo il solito "diodo in corto"..
Io continuo ad usare componenti classici, ma poter riparare un televisore non è sicuro ci riuscirei, saprei di avere una qualche probabilità solo dopo averne levato la parte posteriore.
Quanto amerei vedere sbucare un "doppio triodo" termoionico in un televisore, aperto per sua sfortuna da un tecnico "moderno", si, si chiama vendetta, lo so

Questo sistema di evoluzione tecnologica impone, oltre al lavoro/famiglia, lo studio ininterrotto per tutta la durata della professione. Peccato che la giornata continua ad essere composta da 24 ore, e che ne dobbiamo "sprecare" parecchie nel riposarci, alimentarci e pure averne alcune da dedicare ai nostri familiari. Se ci si ammala o si invecchia? Diventiamo un "peso".
Per avere un idea della "bulimia" tecnologica attuale. questo video credo sia istruttivo.
Forse una bella tempesta solare, abbastanza violenta, ci salverebbe

Modificato da - Yves in data 07/11/2011 19:53:55
Torna all'inizio della Pagina

Giancarlo
New Member




36 Messaggi

Inserito il - 15/12/2011 : 10:30:12  Mostra Profilo
Dispiace veramente questa notizia, dopo 20 anni sapere la chiusura di una rivista ormai storica è un dispiacere immenso, all’interno di Pcworld ho visto giornalisti sempre molto avanti e competenti vedi Danilo Loda e molti altri, ultimamente forse quest’ultimo faceva veramente le “magie” per presentare articoli.
Torna all'inizio della Pagina
  Discussione Precedente Discussione Discussione Successiva  

 Forum Bloccato
 Versione Stampabile Bookmark this Topic Aggiungi Segnalibro
Vai a:
NoTrace Security Forum
© Nazzareno Schettino
RSS NEWS
Torna all'inizio della Pagina
Pagina generata in 0,23 secondi. TargatoNA | SuperDeeJay | Snitz Forums 2000